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donna che si dispera

Gaslighting: Le origini della manipolazione.

A cura di: Marinella Cozzolino.

Il termine Gaslighting deriva da un’opera teatrale del 1938 Gas light (nota anche come Angel Street), e dall’ adattamento cinematografico “Angoscia” film italiano del 1944.
La trama racconta di un marito che cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando sapientemente e molto lentamente, piccoli elementi presenti in casa. Quando la moglie inizia a notare questi cambiamenti lui le assicura che si sbaglia, che forse è troppo stanca e stressata, che ricorda male anzi per niente.
Nello specifico, il nome si riferisce all’ affievolimento delle luci a gas da parte del marito, cosa che la moglie accuratamente nota ma che il marito insiste essere solo frutto dell’immaginazione di lei.
Da qui, il termine gaslighting è utilizzato per definire un crudele comportamento manipolatorio messo in atto da una persona per far si che l’altra dubiti di se stessa, dei suoi pensieri, delle sue percezioni fino a sentirsi confusa, pazza.

 

Una manipolazione lenta e crudele.

Con questa come con tutte le tecniche di manipolazione emotiva e psichica è possibile distruggere una persona anche solo con parole, sguardi, insinuazioni: si chiama violenza perversa o molestia morale.
Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica messa in atto prevalentemente da soggetti narcisisti, che si verifica quando il narcisista cerca di seminare il dubbio nella sua vittima, in modo da farle mettere in discussione la sua memoria, percezione e sanità mentale. I narcisisti tentano di destabilizzare psicologicamente e cercano di invalidare la legittimità dell’esperienza della vittima sulla propria realtà. È una forma di bullismo psicologico, di lavaggio del cervello. I narcisisti “gaslighting” ti accusano di avere problemi che loro stessi hanno, cercano di riprodurre in te l’allontanamento dalla realtà che loro stessi temono, la pazzia di cui, intimamente, si vantano.
Il gaslighting è definibile quindi come un particolare tipo di abuso emotivo. Si manifesta in molte relazioni ed è uno degli strumenti preferiti del gioco perverso del narcisista. Il principale obiettivo del gaslighting è quello di ottenere potere e controllo sull’altra persona e, al tempo stesso sentirsi superiore, migliore, quello/a sano/a della coppia.
Si manifesta non solo nelle relazioni romantiche ma può essere presente in quasi ogni tipo di relazione umana.
Molti casi di gaslighting sono stati denunciati in ambiente di lavoro (mobbing) o scolastico-amicale (bullismo).

Il gaslighting non è mentire, si tratta infatti di un comportamento profondamente diverso dal dire bugie.

Ciò che è diverso riguarda l’intenzione. Quando si dice una bugia, l’obiettivo è quello di non far scoprire che si sta mentendo, magari per proteggere la vittima. Ciò, contrasta pesantemente con il gaslighting, dove la menzogna è maligna e finalizzata ad alterare nella vittima la percezione della realtà. Il bugiardo vive nella speranza di soffocare la verità mentre il gaslighter vuole dimostrare che la TUA verità non è quella reale.

Come riconoscere il gaslighting

Proviamo a vedere come difendersi da questo tipo di manipolazione e, soprattutto come riconoscerla. Per ovvi motivi non sarà possibile elencare tutti i modi o le situazioni in cui si può subire questa violenza perversa, ma imparare a riconoscere i comportamenti elencati può essere di grande aiuto. Sappiate comunque che la lista non si esaurisce qui:

1) I gaslighter dicono spesso bugie. Argomentano e dettagliano così bene che chi li ascolta si convincerà di essere davvero malpensante per aver sospettato che si trattasse di una bugia.

2) Negano fino allo sfinimento di aver fatto o di aver detto qualcosa.
Se ne hai le prove e puoi dimostrare che stanno mentendo, diranno che TU hai manipolato le prove, che le hai costruite per incastrarli.

3) Ti consumano mentalmente e fisicamente senza che tu possa rendertene conto. Succhiano le tue energie costringendoti a pensare, ripensare e rimuginare su fatti di cui sei certo/a ma che definirà inventati dalla tua mente.

4) Provano forte invidia per la tua e l’altrui serenità. Creerà problemi, scenate o drammi quando sei in un momento felice. Ovviamente poi negherà ne la colpa di quanto accaduto e di quanto distrutto sarà tua.

5) Visto che l’obiettivo è renderti debole agirà sulla tua rete di contatti, amicizie e affetti facendo in modo di crearti il vuoto intorno. Ti convincerà che sono andati via tutti perché nessuno ti ama. Isolarti dagli altri lo/la renderà più potente.

Per uscire da relazioni di questa natura è necessario riconoscerle, farsi aiutare per prendere le distanze da questa persona e questa situazione, interrompere i contatti.
Riconoscere di essere stati imbrogliati è fondamentale per tornare a credere in se stessi e non perdere stima di sé.

 

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